Contributo conto impianti in ritardo, va tassata la sopravvenienza attiva

4 Novembre 2025 | Il Sole 24 Ore | Giorgio Gavelli | Pag. 40

Beni strumentali. Un contributo in conto impianti incassato nel 2025 da un professionista a fronte dell’acquisto di beni strumentali riduce l’importo degli ammortamenti deducibili e, se viene acquisito in un periodo d’imposta successivo al sostenimento del costo dei beni, forma sopravvenienza attiva per le quote di ammortamento nel frattempo dedotte in eccedenza. L’Agenzia delle Entrate, con la risposta a interpello 277/2025 torna sul principio di onnicomprensività del reddito di lavoro autonomo  introdotto dal Dlgs 192/2025, a dimostrazione che, con la nuova disciplina in vigore dal 2024, vanno rimessi in gioco tutti i ragionamenti sviluppati in vigenza delle norme pregresse. Nel caso in esame, il professionista aveva acquistato nel 2022 alcune attrezzature strumentali allo svolgimento della sua attività, iniziando a dedurre l’ammortamento del costo. (Ved. anche Italia Oggi: ‘Autonomi, contributo conto impianti è tassabile’ – pag. 26)

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