Tra gli emendamenti alla manovra 2026 non c’è solo l’idea di riaprire il terzo condono edilizio, datato 2003, principalmente a beneficio della Campania, ma anche di riaprire una sanatoria a vantaggio di tutto il Paese, sul modello del primo condono edilizio del 1985, per gli abusi realizzati entro settembre 2025. Si ipotizza di sanare in tutta Italia una lunga serie di opere abusive. Nell’elenco compaiono ‘opere pertinenziali quali portici o tettoie realizzate in assenza del o in difformità dal titolo abilitativo edilizio’, opere accessorie quali balconi o logge, sempre abusivi, ma anche lavori di ristrutturazione e risanamento realizzati in difformità o in assenza di un titolo purché non abbiano comportato incrementi di superficie e volumetria. L’elenco non comprende nuove costruzioni totalmente abusive.