Presentando le Previsioni macroeconomiche d’autunno il commissario Ue all’Economia Valdis Dombrovskis ha detto che la crescita dell’economia europea continuerà a un ritmo moderato, nonostante il difficile contesto esterno. L’inflazione è destinata ad attestarsi intorno all’obiettivo del 2% nell’area dell’euro e solo leggermente più alta nella Ue. La situazione fiscale complessiva è migliorata notevolmente dopo la pandemia ma l’incertezza continuerà a caratterizzare gli anni a venire. La Commissione europea ha rivisto al rialzo le stime di crescita dell’Eurozona da 0,9% all’1,3% ma le ha tagliate per il 2026 dall’1,4% all’1,2%. Bruxelles, invece, ha tagliato le stime per l’Italia: crescerà dello 0,4% nel 2025 rispetto allo 0,7% stimato in primavera, e nel 2026 dello 0,8% rispetto allo 0,9%, mentre per il 2027 si attesta allo 0,8%. La tendenza italiana è trainata dai consumi delle famiglie e dagli investimenti anche grazie alla spinta del Pnrr. (Ved. anche Il Sole 24 Ore: ‘Crescita, Italia ultima nella Ue Solo un +2% nel 2025-2027’ e ‘Il Pil in Eurozona sale a +1,3% nel 2025, giù a +1,2% nel 2026’ – pag. 5)