Dalla relazione illustrativa al Ddl di Bilancio 2026 e dal primo volume del dossier pubblicato dal servizio studi della Camera e del Senato emerge che con la presentazione della domanda di rottamazione 5 verrebbero meno le verifiche di inadempienza già effettuate dalla PA prima di pagare i propri fornitori. Anche se la verifica è stata effettuata e vi sono debiti superiori a 5 mila euro, l’Agenzia delle Entrate-Riscossione, in caso di successiva adesione alla definizione agevolata da parte del contribuente, non sarà tenuta ad effettuare il pignoramento del pagamento effettuato dalla Pa. Stessa sorte dovrebbe valere per i rimborsi fiscali oltre i 500 euro che, una volta presentata la domanda per la rottamazione, dovrebbero poter essere erogati senza la compensazione obbligatoria con i debiti in cartella, anche se le procedure di rimborso sono antecedenti l’istanza di accesso alla definizione agevolata.