La disciplina che accorda ai funzionari Ue un assegno mensile ed una correlata detrazione per i figli sino al compimento della maggiore età, in presenza di spese per formazione scolastica o professionale si rende estensibile, su domanda motivata, al raggiungimento di 26 anni. Ulteriori proroghe per la continuazione dell’iter didattico non sono ammissibili. Così si è espressa la Corte di Giustizia dell’Unione Europea con la sentenza del 27 novembre 2025 (causa C-137/24 P), confermando la decisione del Tribunale dell’Unione Europea. L’oggetto del giudizio riguardava il caso dei funzionari della Ue che beneficiano, per ogni figlio a carico, di un assegno mensile che viene concesso automaticamente fino al compimento dei 18 anni.